di nuovo quella sensazione imprecisatamente lenitiva di essere compreso, prima con un velo di dubbio che sempre sfoca i contorni appena prima ben delineati ma poi Continua a leggere
IMPRECISATAMENTE LENITIVA
28 mercoledì Dic 2016
Posted Poesia
in28 mercoledì Dic 2016
Posted Poesia
indi nuovo quella sensazione imprecisatamente lenitiva di essere compreso, prima con un velo di dubbio che sempre sfoca i contorni appena prima ben delineati ma poi Continua a leggere
17 sabato Dic 2016
Posted Narrativa
incerto lei, con bacon, aveva sempre avuto le sue difficoltà, la sua repulsione. troppa carne marcescente, troppe nicchie di oscurità, e anche stavolta, con l’opera davanti, la ruga che confinava la bocca si arcuò così tanto che anche lui se ne accorse. per questo, come spesso faceva, dal fianco le scantonò dietro, sfregandole il collo con la barba, avvicinando il bacino per farle calore, e poi appoggiò come d’uso da mesi la mano sul ventre. a lei provocò un getto di nausea, il gesto non doveva concludere quel movimento, spegneva la consolazione, e lei non s’impedì di slanciarsi in avanti, verso bacon, che pure la inquietava, lontano. quei mesi non c’erano più, il vuoto orrifico di bacon si era espanso fin dentro di lei, e lui non aveva davvero capito, era meccanico e sordo. lui alzò gli occhi sul quadro e ritrasse la barba, pur credendo opportuno tenere il ventre, quasi premendo, quasi spingendo. il sibilo del respiro di lei però chiarì tutto.
14 mercoledì Dic 2016
Posted Appuntamenti, letture, Poesia, poetry slam
inUltima puntata per quest’anno (torneremo infatti l’11 gennaio del 2017) per la nostra rubrica settimanale di Poesia Domani che, come ogni mercoledì, cerca di fotografare la situazione poetica italiana attraverso incontri, letture, avvenimenti legati in qualche modo al mondo della scrittura in versi.
Prima di tutto ci occupiamo di una delle tipologie di eventi che preferiamo, cioè il poetry slam, la tenzone a colpi di versi che anima ormai da anni la scena letteraria nazionale, in piazze, librerie, bar, pub e ristoranti, insomma dappertutto! Domani, giovedì 15 dicembre, ce ne saranno ben due: il primo alle ore 18, all’Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti, che torna per la sua quinta edizione, organizzato come sempre dal gruppo Poetry Slam Abruzzo e condotto dall’MC Andrea Pompa. La precedenza all’iscrizione alla gara è data agli studenti universitari, ma c’è posto per chiunque volesse partecipare. Il vincitore accederà alle fasi finali del Campionato regionale Poetry Slam Abruzzo Centro Italia (circuito Lips). Sempre giovedì, ma alle 21:30, e un po’ più a nord, a Torino, al Centro Letterario della Cavallerizza, nella centralissima via Verdi, si svolgerà il Cavallerizza Poetry Slam, con sei valenti poeti che gareggeranno per aggiudicarsi i favori del pubblico, pronto a formare un’esigente giuria popolare.
Passiamo ora alle presentazioni e vi raccomandiamo di prendere parte a due interessanti incontri nel weekend. Il primo, fissato per venerdì 16 alle ore 18, sarà nella libreria cafè evaluna di Napoli con la rassegna PoetastArs e con l’ultimo libro di una delle personalità più particolari e defilate della poesia contemporanea, Carlo Bordini, che discuterà con la poeta Viola Amarelli, del volume Assenza, pubblicato dalla prestigiosa casa editrice Carteggi Letterari. Il secondo appuntamento si svolgerà sabato 17 dicembre, al Caffè Florian di San Benedetto del Tronto (AP), alle 17:30, in cui Antonio Lera, ideatore del locale Caffè Letterario, parlerà insieme a Gianni Marcantoni del suo ultimo libro Orario di visita, uscito recentemente per Schena editore. La discussione sarà intervallata da letture dei testi da parte dell’attrice Daniela Agostini.
Tutti gli eventi di cui vi abbiamo parlato sono ad ingresso gratuito, quindi buona poesia (e anche buone feste, speriamo serene, soprattutto per coloro che ci leggono dalle zone colpite dai sismi di agosto-ottobre) e all’anno prossimo!
12 lunedì Dic 2016
Posted Poesia
inma da quando il cielo non celebra
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07 mercoledì Dic 2016
Posted Appuntamenti, performance, Poesia, Poesia Domani, poetry slam
inIn questo periodo di primi freddi il nostro appuntamento settimanale di Poesia Domani vi invita a radunarvi al caldo, magari con una buona bevanda calda, pronti per godervi un bel momento dedicato alla poesia.
Diamo quindi un’occhiata a cosa accade su e giù per lo Stivale: in primis vi suggeriamo un buon modo di onorare le festività dell’otto dicembre, sperando che non lavoriate, ricordandovi che a Camerata Picena, affascinante località dell’entroterra anconetano, domani sera di svolgerà il Cassero Poetry Slam, organizzato all’interno dell’omonimo castello dall’associazione culturale Versante, a partire dalle ore 18. Sei intrepidi performer (Penelope Crostelli, Lella De Marchi, Enrico Dignani, Paolo Marconi, Alessandro Moscatelli e Luigi Socci) provenienti da tutta la regione si sfidano sul palco a colpi di versi per conquistare il voto della giuria popolare. A condurre la serata nelle vesti di disturbatore, l’EmCee Andrea Mazzanti, che decreterà la vittoria, valida per i campionati nazionali della LIPS – Lega Italiana Poetry Slam.
Per la seconda segnalazione ci spostiamo a Padova, alla Libreria Zabarella, dove nella giornata di sabato, alle 17:30, si svolgerà il primo incontro della seconda edizione della rassegna “Il sabato dei villaggi”, che vedrà stavolta protagonista Gian Mario Villalta nella presentazione della Collana Gialla e della Collana Oro di PordenoneLegge-Lietocolle, con la partecipazione di alcuni tra i migliori poeti del panorama poetico contemporaneo: Maria Grazia Calandrone, Luciano Cecchinel, Sebastiano Gatto, Maddalena Lotter, Giulia Rusconi.
Infine, per la domenica, vi consigliamo una capatina a Più Libri, Più Liberi, la fiera della piccola e media editoria al Palazzo dei Congressi dell’EUR di Roma: lì, nella Sala Corallo, alle 14, potrete incontrare Federica Giordano che presenterà la sua ultima pubblicazione, uscita per la Marco Saya Edizioni, Utopia fuggiasca, e ne discuterà proprio insieme al proprio editore.
05 lunedì Dic 2016
Posted Chiacchiere da bar, Critica, letture, Narrativa
inFavoloso quest’ultimo libro letto, Le intermittenze della morte, del Premio Nobel portoghese José Saramago, uno di quelli da inscrivere anche nella pagna “Libri di parola”, perché un titolo come questo, un incipit che fulmina («Il giorno seguente non morì nessuno») ed una storia che viaggia sui bordi del surreale e del comico, intelaiati dal genio profondamente ironico dello scrittore, non possono che essere premesse perfette per una narrazione che vi rapirà fino all’ultima pagina.
La storia, come già suggerito dalla citata prima frase, è molto semplice: alla mezzanotte che separa il vecchio ed il nuovo anno, nessuno muore più. Giovani, vecchi, sani e malati, tutti continuano a vivere, incomprensibilmente, senza motivi apparenti. In tutto il mondo? No, solo in quella che sembra essere la Nazione baciata dalla fortuna. Oppure, dalla malasorte? Perché, dopo un’immediata euforia, iniziano a manifestarsi tutte le problematiche psicologiche, personali, familiari, sociali, logistiche, politiche del caso. Della storia dei sette mesi senza morte e di come dopo questo periodo cambieranno radicalmente le cose racconta il romanzo, raffinato e umoristico al tempo stesso, scritto con una perizia ed una capacità eccazionale di stratificazione dei temi, dal filosofico al rasoterra, e di registri linguistico-narrativi, aggirando le sequenze temporali con sorniona spregiudicatezza e mescolando sapientemente una miriade di detti popolari alla politezza di un dettato degno della grandissima letteratura. Tutte queste componenti sono cucite tra loro con un acume umoristico che fustiga tutti, conservando la pietà per i semplici ma non risparmiando le classi dominanti di cui vengono messi in ridicolo se non proprio (elegantemente) alla gogna vizi, colpe, cinismi che ben conosciamo.
C’è spazio nel romanzo anche per l’amore, o almeno una specie, che coinvolgerà nientedimenoche la morte, quella che, dopo aver sperimentato questa particolare astensione dalla sua millenaria attività, cerca di rimettere a posto le cose, con qualche incidente che porterà ad un esito clamoroso della storia.
Dopo aver letto, qualche anno fa, L’uomo duplicato, che sì, aveva attratto la mia attenzione ma mi aveva lasciato perplesso, tra le altre cose per quell’atmosfera sospesa a metà tra il fiabesco ed il dechirichiano, la quale peraltro ritroviamo nelle Intermittenze, questa volta la soddisfazione è piena e mi restituisce la sensazione di un libro che mi ha arricchito e sono sicuro arricchirà anche voi.