per i metereologi l’estate è finita, ma ancora la pelle non ci crede, confida di poter aggiungere altri strati sul pallore e fare quel che si è fatto negli ultimi due mesi: scrivere poco e meditare di più, leggere abbastanza, ma non a sufficienza o quanto si vorrebbe, discutere e riflettere questo sì, magari con ausilio di pizza, vino, frescure serali spesso più agognate che conquistate, assistere a concerti e dibattiti, incontrare chi condivide gli stessi vizi e non vuole lasciare indietro nulla di intentato, e parlare, sempre scambiare e confrontare, come le figurine da ragazzini, con amore e passione
e il primo giorno di settembre festeggiare, alcuni sanno cosa, visitando una galleria (e prima una platea) di fotogrammi e mnifesti, di gingilli e attrezzi, di memorabilia da non perdere
Mi limito a dire che le cose nascono con la loro fase di maturazione (come un buon vino), perciò perdiamo pure preziosamente il nostro tempo in rivoli dispersi e (all’apparenza) poco produttivi. Un giorno forse prenderanno corpo, odore, sapore, colore (come un buon vino-chissà perché mi vengono tali paragoni…). Buon settembre di vendemmia, Marco. Un abbraccio
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Caro Mauro, il vino è buono quando serve a brindare con un bicchiere amico – e con te il brindisi è stato ed è sempre impeccabile! Quindi, stappiamo altre chiacchierate, sorseggiamo altri pensieri, godiamoci il sapore di begli incontri – a presto e buona vendemmia anche a te!
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