Potrebbe essere stato un bagliore di caproniano sapore, oppure un ritaglio di un pensiero più formato, ma stamattina, ripensando a quanto risultino indesiderate le proteste di chi dovrà giocarsi l’esistenza contro le ferite che abbiamo inferto al mondo, mi viene questo breve pensiero:
che ciascuno balli o no
il suo ballo naturale, il moto
ci è obbligo morale, o almeno
imperativo che fa specie
fino al baratro ch’è noto
il suo ballo naturale, il moto
ci è obbligo morale, o almeno
imperativo che fa specie
fino al baratro ch’è noto
